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ISEE: che cos’è, a cosa serve e come si calcola

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) fornisce una misura del livello economico complessivo del nucleo familiare, ovvero tutte le persone che coabitano nella stessa abitazione.

Il calcolo dell’ISEE permette ai contribuenti di accedere ai bonus e alle prestazioni sociale agevolate, viene eseguito sulla della DSU – Dichiarazione Sostitutiva Unica ed è valido fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione della DSU.

In questa guida sul Modello ISEE ci occuperemo di:

  • Spiegare che cos’è l’ISEE e chi può richiederlo
  • A che cosa serve
  • Come viene calcolato
  • In che modo è possibile richiedere l’ISEE
  • Quali sono le differenze tra ISEE 2025 ed ISEE 2024

Che cos’è l’ISEE e chi può farlo

Come anticipato, l’ISEE può essere definito come “un’istantanea” della situazione economica di un nucleo familiare ovvero tutto ciò che genera ricchezza: proprietà immobiliari, rendite finanziarie, altre tipologie di redditi, eccetera.

Al contrario di quello che si potrebbe pensare il calcolo dell’ISEE non è una semplice somma numerica: tutti i valori presi in considerazione durante il calcolo del livello di ricchezza vengono ponderati secondo variabili matematiche e non.

L’ ISEE può essere richiesto da parte di tutti i cittadini che risiedono in Italia e che hanno la necessità di ottenere bonus di vario tipo, agevolazioni e prestazioni sociali.

Che cosa si intende per nucleo familiare

Ai fini del calcolo dell’ISEE il nucleo familiare è quello composto da persone che vivono e risiedono nello stesso comune, legate da vincoli: affettivi, di tutela, di parentela, di matrimonio, di adozione e/o di affinità.

Quante tipologie di ISEE esistono?

Oltre alla tipologia ordinaria di modello ISEE è possibile individuare tipologie differenti in base alla prestazione richiesta, in particolare:

  1. ISEE minorenni: è richiesto per ottenere tutte quelle prestazioni agevolate destinate ai figli minorenni di genitori non conviventi e non coniugati;
  2. ISEE sociosanitario: è richiesto per ottenere prestazioni sociosanitarie come l’assistenza domiciliare per soggetti con disabilità o non autosufficienti o per coloro che sono ricoverate presso strutture socio – sanitarie;
  3. ISEE universitario: è richiesto per accedere a prestazioni collegate con il diritto allo studio in ambito universitario.

A cosa serve la Dichiarazione ISEE

La dichiarazione ISEE permette di verificare se un nucleo familiare ha o meno diritto a ricevere benefici, sussidi, agevolazione in base alla propria condizione economica.
Il calcolo dell’ISEE si rivela necessario per ricevere:

  • sconti su tasse universitarie, sui trasporti pubblici, sulle bollette di energia elettrica/acqua/gas (ovvero i bonus sociali);
  • Sconti sul canone RAI e Telecom;
  • Agevolazioni per persone diversamente abili;
  • Prestazioni sociali come l’assegno unico, l’assegno di inclusione, il supporto per la formazione ed il lavoro, eccetera.
    Oltre alle prestazioni di natura nazionale, l’ISEE viene richiesto per accedere a prestazioni locali che differiscono in base al Comune di residenza e dipendono dal luogo, dal nucleo e dalla singola prestazione.

Come viene calcolato l’ISEE

Il calcolo dell’ISEE considera due valori: il reddito ed il patrimonio in funzione del numero di persone che compongono il nucleo familiare.
Nella pratica si somma il reddito complessivo del nucleo al 20% del patrimonio immobiliare e mobiliare (ISE – Indicatore Situazione Economica): il risultato viene poi diviso per il parametro della scala di equivalenza (SE) definito in funzione del numero dei componenti del nucleo.
Con questo calcolo viene dato più peso ai redditi rispetto che al patrimonio.


Quali sono i documenti necessari per il calcolo dell’ISEE

I documenti necessari al calcolo dell’ISEE sono i seguenti:

  • informazioni e dati anagrafici sul nucleo familiare
  • documenti sui singoli membri del nucleo familiare
  • documenti sui redditi (modello 730 o modello redditi, modelli CU, certificazioni o altri documenti riguardanti redditi esenti da IRPEF, indennità e trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esteri, proventi agrari derivanti da dichiarazione IRAP, assegni di mantenimento per i figli e/o ex coniuge, estratto conto assegni pagati/avuti, sentenza di separazione o divorzio);
  • documenti che attestano il patrimonio mobiliare per ogni componente del nucleo anche se minorenne riferito ai due anni precedenti (estratti conto, titoli di stato, rapporti finanziari detenuti all’estero, azioni e/o quote, conto deposito titoli eccetera);
  • documenti che attestano il patrimonio immobiliare per tutti i componenti del nucleo famigliare compresi i minorenni riferito ai due anni precedenti.

Come richiedere la Certificazione ISEE

Per richiedere la Certificazione ISEE è necessario presentare la DSU, i contribuente può scegliere di farlo in maniera autonoma attraverso il portale dell’INPS oppure attraverso il CAF ACLI.

Per richiedere la Certificazione ISEE è necessario presentare la DSU, i contribuente può scegliere di farlo in maniera autonoma attraverso il portale dell’INPS oppure attraverso il CAF ACLI.

Per richiedere la Certificazione ISEE è necessario presentare la DSU, i contribuente può scegliere di farlo in maniera autonoma attraverso il portale dell’INPS oppure attraverso il CAF ACLI.

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All’interno della Dichiarazione Sostitutiva Unica ci sono una serie di moduli dove devono essere inseriti informazioni specifiche su:

  • abitazione
  • composizione del nucleo
  • dati anagrafici dei singoli componenti del nucleo;
  • possesso di veicoli;
  • assegni percepiti;
  • redditi;
  • patrimonio mobiliare ed immobiliare.

Quali sono le differenze tra ISEE 2025 ed ISEE 2024

Dal momento che avere un ISEE sempre aggiornato è fondamentale per ottenere agevolazioni e prestazioni, in questo paragrafo conclusivo ci concentreremo sulle differenze tra ISEE 2025 ed ISEE 2024.

Con la nuova legge di Bilancio sono state introdotte importanti novità, tra tutte la principale riguarda l’esclusione dal calcolo dell’ISEE di somme quali l’Assegno Unico per figli minori di 21 anni.

La presente novità ha valore esclusivamente per il bonus asilo nido, per il bonus nascite e il bonus mamma.

I cambiamenti nei riferimenti reddituali e patrimoniali rappresentano invece novità strutturali dell’ISEE: se per la DSU e l’ ISEE 2024 l’anno fiscale e di imposta era il 2022 quest’anno i riferimenti diventano quelli del 2023. Questo potrebbe portare, in molte famiglie, ad un cambio radicale del proprio ISEE.

Tra le novità che ancora non risultano attive segnaliamo infine la misura che prevede l’esclusione dal calcolo dell’ISEE dei titoli di stato, dei buoni fruttiferi postali e dei libretti postali fino a 50.000 euro di dotazione.